Chapter 1- Romeo and Juliet

"Etchì!"

Ew, tutte le persone nella mia classe sono disgustose e devo lasciare questo pianeta prima che quegli idioti trovino un modo per farlo saltare in aria.

Fidatevi, non ho dubbi che quei delinquenti trovino un modo per farlo.

Sospiro e abbasso la testa sul banco. Frequento la lezione di letteratura inglese e abbiamo appena scritto dieci pagine di saggio su Romeo e Giulietta che si sono uccisi e sul simbolismo di tale azione. La mia mano è così addormentata che se la mordessi probabimente non sentirei nulla. Ho finito di scrivere il saggio e mi restano ancora venti minuti.

Qualcosa mi colpisce la testa e cade sul pavimento. Arriccio le sopracciglia, guardandomi intorno alla ricerca dell'idiota che mi ha tirato la pallina di carta. I miei occhi finiscono su Dylan, il quale mi sorride dal fondo della classe.

Thompson. Chiamato così per il giocatore di football e per pura coincidenza, sia lui che il tizio da cui ha preso il nome hanno il ruolo di quarterback. Dylan è, ed è davvero difficile ammetterlo, uno spettacolo per gli occhi. Occhi castani e capelli color sabbia. Anche se è fastidioso come una gomma attaccata alla suola del tuo paio di scarpe preferito.

Dylan indica il pezzettino di carta e mima con le labbra 'leggilo'. Lo raccolgo e lo apro.

Hey nerd, che simboleggia il suicidio di Romeo e Giulietta?

Che idiota. Sospiro e prendo la matita per rispondergli. Appallottolo la pallina e la faccio rotolare verso il banco di Dylan, guardandolo mentre la legge. Il suo sorriso sparisce non appena vede il fantastico disegno di una mano che fa il dito medio.

Sarebbe dovuto essere un nuovo Picasso.

Solleva di nuovo lo sguardo e mi osserva mentre lo guardo, cercando di non sorridere. Mi ributta la pallina in testa ed io lo guardo prima di aprirla.

Smettila di fissarmi, nerd. Se vuoi fare sesso con me basta chiedere e non solo immaginare.

Il mio volto diventa rosso per l'imbarazzo e appallottolo la pallina. Ogni volta che mi arrabbiavo pesantemente o ero in imbarazzo il mio volto diventava di una profonda sfumatura di rosso e finivo per sembrare un bruttissimo pomodoro. Che pervertito. Pensava che stessi immaginando di fare sesso con lui? Ugh, lo odio così tanto.

Perchè lo odio?

Beh, prima di tutto, è un playboy egoista che va a letto con un sacco di puttane teste di legno solo per divertimento. Pensa anche di poter avere qualsiasi cosa voglia, cosa che succede comunque. Quasi ogni ragazza della scuola è innamorata di Dylan perchè è un 'bad boy'. Apparentemente alle ragazze piacciono quelle assurdità. Non a me però. Se potessi, gli strapperei le budella e le appenderei nella gabbia dei leoni. Mi dispiace per l'immagine.

Ugh e per il fatto che pensa che io stessi pensando di fare sesso con lui. Voglio tirargli quella testa da pervertito che si ritrova. Okay, diciamo che non sono così violenta, è solo che odio Dylan.

Posso anche essere una nerd, ma non sono la nerd con cui le persone vogliono scherzare. Sanno che non devono chiedermi i compiti o gli scaverò la tomba e li getterò per poi procedere a seppellirli vivi.

Okay, forse sono un po' violenta.

Ma solo quando le persone mi fanno incazzare. Altrimenti sono dolce come il miele. Quella era una bugia. Probabilmente indosso la maschera da stronza 24 ore su 24.

Probabilmente non mi conoscete, quindi dovrei presentarmi.

Ciao, sono Maya Densil. Sebbene sono una nerd, odio la matematica, fa schifo. So come svolgere gli esercizi, ma è una completa perdita di tempo. Indosso grandi occhiali neri che sono la metà del mio volto. Adoro leggere e mangiare, perchè ovviamente il cibo è la cosa migliore che Dio ci abbia dato, fatta eccezione per gli attori sexy, anche loro sono una benedizione. Odio indossare i vestiti ed il rossetto rosso brillante. Sono alta 1.70 e ho i capelli castano chiaro. La mia serie Tv preferita è Teen Wolf. Hey, ho buon gusto, okay? In più, i ragazzi sono proprio carini.

sono mai stata presa di mira dai bulli anche se sono una nerd. Non so se conta, ma voglio defenestrare Dylan perchè ha diffuso la notizia falsa che sono andata a letto con lui, cosa che mi farebbe schifo. Fortunatamente, nessuno gli ha creduto perchè sanno che sono così nerd da non fare quel genere di cose.

Dopo che l'insegnante ha preso i saggi, mi alzo ed incomincio a camminare fuori dalla classe. "Hey, nerd!" urla Dylan. Sospiro, sapendo che intendesse me e mi giro. Probabilmente me ne sarei pentita. L'unica volta in cui mi ha parlato stava flirtando per cercare di portarmi a letto.

Se vi chiedete perchè lo faccia, è perchè partecipa ad una competizione in cui cerca di andare a letto con più ragazze possibile. Non sono idiota, non cederò. Diciamo che sono più come il metallo, bisognerà sciogliermi, poi dividermi e aspettare che diventi quello che si desidera.

Ha, a dir la verità, diventerò quello che qualcuno desidera solo se questo implica un'adolescente che spreca la sua vita facendo nulla se non mangiare, guardare serie Tv e procrastinare.

"Che?" sbotto, cercando di fare il più veloce possibile per arrivare a casa e fare i compiti di trigonometria per domani. "Allora, vuoi che i tuoi sogni diventino realtà?" chiede e poi ammicca. Arriccio le sopracciglia. "Cosa?" chiedo, confusa. "Sai, fare qualcosa di molto sporco? Voglio dire, Vanessa viene da me oggi, ma posso trovare un po' di tempo per te domani." dice Dylan, sorridendo. E'...? No. Voglio togliere quel fastidioso sorrisetto dalla sua faccia sexy. L'ho davvero pensato?

"Voglio dire, non sei il mio tipo, ma credo possa funzionare." dice, continuando. Le mie guance diventano rosse e abbasso lo sguardo sulla mia giacca verde di lana e sui miei jeans che avevo abbinato con delle sneakers.

Cavolo, mi dispiace di non indossare dei pantaloncini così corti da mostrare il sedere e un crop top, okay?

"No!" urlo, stringendo i pugni. Ho una dannata voglia di colpirlo. Si appoggia allo stipite della porta della classe di letteratura inglese, ancora sorridendo. "Pervertito!" urlo.

"Oh, andiamo. L'unico motivo per cui non vorresti venire a letto con me sarebbe essere lesbica." disse Dylan.

Sollevai il braccio e, senza pensarci, feci scontrare la mia mano con la guancia di Dylan.

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