Chapter 15- Sugar filled circles of happiness

Vi è mai capitato di essere pieni zeppi, come se steste per esplodere, ma continuare a mangiare comunque?

E' quello che sto facendo proprio in questo momento.

"I biscotti sono fantastici." dico mentre mi riempio la bocca con biscotti pieni di felicità e zuccheri.

Una volta finito di pulire il disastro che avevamo fatto mentre preparavamo i biscotti, questi erano già finiti quindi dovemmo farne altra.

Ridacchio tra me e me. Un giorno sarei diventata famosa per le mie battute.

Dylan ridacchia. "Grazie, principessa."

Principessa. Non so perchè, ma ogni volta che mi chiama in quel modo mi fa sentire felice e formicolante.

"Non riesco a credere che una persona così piccola possa ingerire così tanto cibo." afferma Dylan. Hm, mi sa che il mio corpo fa eccezione per i biscotti.

E la nutella.

E le gelatine.

E i popcorn.

E la pizza.

E la pasta.

E quei milkshakes stupendi agli oreo che vendono lungo la strada di casa.

E la cioccolata.

E lo zucchero filato.

E in pratica tutto quello che non è salutare.

Ma è così, okay?

Faccio spallucce e guardo Dylan fare un morso del biscotto con le gocce di cioccolata. Quelle labbra sembrano così deliziose. Maya! Ma che diavolo?!

distolgo velocemente lo sguardo. Come se poi Dylan volesse baciarmi. Come se poi io volessi baciarlo. Già, perchè dovrei volerlo baciare? Non è che è estremamente perfetto o cosa. In più, Dylan ha milioni di ragazze dietro che vogliono anche solo parlargli.

"Dovrei portarti a casa." dice Dylan. Annuisco, alzandomi e Dylan mi conduce verso la porta e poi verso la sua auto. Lo avevo già detto prima, ma in caso vi foste dimenticati -Dylan guida una BMW i8.

Il viaggio è molto silenzioso, l'unico rumore è la canzone di Justin Bieber 'Love yourself' che suona alla radio. "Voglio farti vedere una cosa." dice Dylan dopo un po' e gira a destra in una strada che conduce alla foresta. Gli stato per chiedere se stava per uccidermi, ma sapevo che se fosse stato così non me lo avrebbe di certo detto.

"Dylan, se hai intenzione di uccidermi dimmelo adesso."

"Okay, ho intenzione di ucciderti."

"Oh, beh.. okay."

Davvero? Che cosa stupida?!

E' una cosa così stupida, quasi al livello di quando le persone nei film horror se ne vanno in giro ed urlano "Heylà, c'è nessuno?" Della serie, sei serio? Davvero pensi che il killer sarà in cucina e dirà una cosa tipo. "Sì, sono qui. Vuoi un panino?" No, non succede.

Dylan parcheggia l'auto nel mezzo del nulla ed esce prima di inizia re a camminare. Mi guardo in giro, ancora in auto, siamo letteralmente nel mezzo del nulla. Intorno a noi ci sono solo strade.

E' ufficiale, Dylan ha intenzione di uccidermi. Esco dall'auto e corro per raggiungerlo.

Mi sono sempre chiesta a cosa somigliava l'inferno. E se non fosse come tutte le foto e le immagini in cui credono le persone? E se non fosse nemmeno caldo? E se fosse pieno di ragazzi davvero sexy e le persone sulla terra stiano solo inventando storie su quanto sia terribile, anche se effettivamente non ci erano mai stati? E se si potesse fare tutto quello che si vuole perchè si era stati cattivi sulla terra così di conseguenza si poteva essere cattivi all'inferno? Non lo so, è solo un pensiero.

Mi guardo intorno e vedo la foresta nella quale ci stavamo addentrando, riesco a sentire il cinguettio degli uccelli. Il posto mi sempre molto familiare, ma non n sono troppo sicura. "Dylan, possiamo sbrigarci. Odio le foreste." dico. Dylan annuisce ed iniziamo a camminare più velocemente.

Dopo un po' vedo un'apertura tra gli alberi. Ci avviciniamo fino a quando raggiungiamo l'apertura e trattengo il fiato. Sono già stata qui.

Una lacrima mi scorre sula guancia e tutti i ricordi riaffiorano alla memoria.

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