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Chapter 9- Truth or dare

Chapter 9- Truth or dare

Mi volto e trattengo il respiro. Wow. "Uh, sì, tutto okay." Il bellissimo ragazzo mi mette una mano sulla spalla per tenermi stabile. "Scusami, non ti ho vista. Sei Maya, vero? Sono Jordan." Oh sì. Voglio dire, che?
"Già." Ben fatto Maya, è il meglio che sai fare? Già. Che razza di idiota dice già. "Sembra che tutti sappiano chi sono." borbotto. Ridacchia. "Sì, è quello che accade quando schiaffeggi un milionario." dice.

"Milionario?" ripeto. "Beh, sì. Il padre di Dylan possiede una grandissima compagnia di hotel a Dubai ed è straricco." spiega Jordan. Huh, non mi meraviglia che questa casa sembri un palazzo reale. Ha senso, credo. Annuisco.

"Allora, vogliamo giocare a obbligo o verità, vuoi unirti a noi?" Annuisco di nuovo, non potevo fare molto altro. Jordan mi prende la mano e mi tira in un angolo del palazzo di Dylan -diciamo che non era proprio un palazzo, ma ne aveva l'aspetto quindi lo avrei chiamato così- dove un paio di persone erano sedute. Ci sono anche Sebastian e Dylan insieme ad altre persone che non conoscevo.

Mi siedo accanto a Sebastian e lui mi sorride, avvolgendo un braccio intono alle mie spalle per tirarmi un po' più vicina a lui. Ew, mi sta toccando. "Okay, lascia che ti presenti tutti." dice Jordan e poi indica una ragazza con i capelli neri lunghi fino ai fianchi. "Lei è Grace." dice, poi indica un ragazzo accanto a Grace. "Daniel." poi indica una ragazza ed un ragazzo dai capelli rossi. "Sam e Katy." Suppongo siano gemelli, poi indica Sebasian e Dylan. "Credo tu conosca Dylan." ridacchia Jordan e roteo gli occhi. "E lui è Sebastian, mio fratello." dice Jordan. Sollevo un sopracciglio. Quindi Jordan e Sebastian sono fratelli? Hmm, credo di riuscire a vedere delle somiglianze. Capelli scuri, alti, sexy da morire. Dio li ha decisamente benedetti.

Non ho mai giocato a obbligo o verità prima d'ora, ma sono sicura che non finisce mai bene. Gli obblighi la maggior parte delle volte finiscono con persone che sono obbligate a fare delle cose estremamente sessuali o estremamente imbarazzanti. Nessun gioco di obbligo o verità fatto come si deve finisce con una persona che canta happy birthday, oh no, finisce con una persona che canta una canzone estremamente sconcia mentre corre indossando nulla se non l'intimo e poi si butta in un lago con pesci viscidi che succhiano dita o cose del genere.

Ma sono annoiata quindi non importa.

**

Il gioco risultò non essere così tanto male, principalmente perchè sceglievo 'verità' la maggior parte delle volte quindi la cosa migliore da chiedere era 'chi ti piace?', che aveva una risposta piuttosto semplice: Daniel Sherman, Dylan O'Brien, Alex Pettyfer...

Jordan finii per saltare giù dal tetto e finire in piscina cantando Hakuna Matata, ma dal momento che tutti erano ubriachi non lo fermarono, anzi, iniziarono a cantare con lui. Poi Dylan e Grace dovettero chiudersi nel bagno per dieci minuti. Dio solo sa quello che hanno fatto lì dentro, ma quando uscirono le loro labbra erano gonfie e i capelli di Dylan erano scompigliati, che era stranamente... sexy?

Stupidi pensieri su Dylan, che il mio subconscio non sembra sappia fermare.

Sexy.

No.

Sexy.

No.

Mooolto sexy.

No.

Guarda quel volto e quel corpo e-

No.

Stupido cervello.

Penso che una delle cose peggiori successe in questo gioco sia stato l'obbligo che avevano rifilato a Dylan, che includeva anche me. Doveva farmi arrossire senza toccarmi.

"Dylan Thompson, ti obbligo a fare arrossire Maya senza toccarla." dice Jordan e mi fa l'occhiolino.

Sospiro, non sarà difficile per Dylan e lo sa bene. Sono seduta su uno sgabello accanto a Katy - la ragazza dai capelli rossi. Dylan si alza e cammina verso di me, guarda le mie gambe. "Aprile." ordina.

Sono seduta su uno degli sgabelli di Dylan quindi le mie gambe sono libere di muoversi. Spalanco gli occhi e scuoto la testa. "Jordan, fagliele aprire." dice Dylan. Dannazione, Dylan.

Jordan mi allarga le ginocchia. Oh mio dio, giuro che non è quello che sembra. Dylan si mette tra le mie gambe e appoggia le mani ai miei lati. Contraggo le labbra, cercando di non arrossire. Si morde un labbro poi si avvicina al mio volto, restando a pochi centimetri di distanza.

"Mi ricordi il mio mignolo, sei piccola, carina e probabilmente ti sbatterò sul mio tavolino da caffè più tardi." dice Dylan e mi fa l'occhiolino.

No. E' serio? Sta usando una frase per rimorchiare con me. Il mio corpo trema prima di iniziare a ridere.

"Sei sulla mia lista delle cose da fare stasera." sussurra. Mi mordo forte il labbro per distrarmi dalle parole di Dylan.

"Baciami se sbaglio, ma i dinosauri esistono ancora, vero?" chiede. Uso i capelli per coprirmi il volto, sento le guance andarmi in fiamme. No! Fermatevi, stupide guance!

"Il mio amore per te è come la diarrea, non posso contenerlo." Tutti ridevano.

"Hai appena fatto una puzzetta? No, perchè mi hai manato in aria." Oh mio dio, ditemi che non l'ha detto davvero, vi prego. Scoppio a ridere e Dylan mi toglie i capelli dal volto, facendo scontrare le sue dita con la mia guancia. "Beccata." dice e sorride.

"Hey, nerd, a che pensi?" sollevo lo sguardo e vedo Dylan che mi sorride. Sexy. SILENZIO. "A te." dico. Cheeee? L'ho appena detto davvero?

Beh, la mia mente al momento è un po' andata perchè ho scelto, molto stupidamente, obbligo e mi avevano fatto bere una bottiglia intera di tequila. Non ho mai bevuto in vita mia quindi non sono proprio lucida.

Sono seduta sul divano di Dylan e lui si getta accanto a me. "Me? Cosa pensi di me?"

"Nulla." dico. Grazie! Non aveva detto nulla di più stupido di quello che direbbe una persona ubriaca. Dylan avvolge un braccio intorno alle mie spalle ed il suo gesto mi provoca un conato, ma anche un momento da fangirl. Voglio dire, il suo braccio è sexy, ma poi c'è lui e uhg.

La mia mente è bipolare. "Davvero? Quindi pensi a me, ma non pensi nulla di me?" annuisco. Cosa? Sono ubriaca, ho una scusa.

"Beh, anche io sto pensando a te." sussurra con voce profonda. "Uh, d-davvero? C-che p-pensi di me?" inizio ad arrossire come una ragazzina.

"Nulla." dice e si alza per andarsene. Bella partita Mr. Thompson, bella partita.

**

Dopo un po' mi alzo, dirigendomi verso il tavolo delle bibite per prendere un po' di punch. Non guardo dove vado e vado dritta in un muro di muscoli. Oh, non è un muro, è Dylan. Non riesco a stargli lontana.

"Oh, ciao nerd." dice e mi avvolge un braccio intorno alla vita, tirandomi acanto a lui. "Ciao di nuovo." Divento rossa come una ciliegia intinta nella salsa di pomodoro perchè Dylan è senza maglia e mi sta facendo sentire davvero molto caldo. Specialmente per il fatto che sono schiacciata contro il suo corpo caldo e sexy.

"Andiamo." dice, mi prende in braccio stile sposa ed inizia a camminare verso la piscina. "Dylan, che stai-" mi getta in piscina mentre indosso ancora il vestitino bianco e si tuffa dopo di me.

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